BETTYBELLU’ è il nome d’arte di due donne: ELISABETTA ORSENIGO ( Betty) e ANNA BELLU’( Bellù) che creano insieme, a quattro mani, opere pittoriche intense e singolari dal 2014.
Il lavoro eseguito sulla stessa tela si riconosce facilmente per alcuni dettagli attribuibili a ciascuna di loro mentre la complementarietà di carattere e di tecnica pittorica le unisce con successo nella interezza dell’opera dotando le loro realizzazioni di un corretto senso dell’equilibrio e di una sintesi formidabile di segno e di pensiero. Anna e Betty sono come due poli opposti che si attraggono, razionalità ed istinto, luce e ombra che si coniugano con successo nei dipinti.
Un aspetto che le caratterizza è il “ riuso” di materiali di risulta come supporto delle loro opere o come strumento per la pittura stessa. Le tele sono spesso auto-costruite con tessuti industriali. Le due artiste spesso contaminano porte , pannelli, vecchi legni o altri oggetti dismessi con la loro arte donando a questi materiali nuova vita e nuovo valore. Il riuso è una caratteristica che non riguarda solo i supporti delle opere, anche i colori per dipingere sono recuperati da varie sostanze naturali. Le artiste utilizzano la cenere originata dalla combustione di stufe o camini come pigmento per la stesura, in forma di tratto o di colatura, di gradazioni armoniche di chiari o scuri. L’utilizzo di materiali di scarto consente di classificare i loro lavori come appartenenti alle tendenze green o eco sostenibili.
Betty ed Anna sono accomunate da uno spiccato gusto del bello e dalla grande passione per la sperimentazione. Estetica e ricerca sono gli aspetti che determinano l’intensa originalità sia del loro lavoro sia del loro vivere quotidiano.
A cura di Paolo Varenna
" Un quadro è veramente grande quando è abbastanza fluido
da farsi strada nella mente e nel cuore,
da ogni possibile angolazione in modi unici e molto particolari.
Opere che tornano e ritornano.....
una città, un colore, un'ora del giorno.
Il chiodo su cui il tuo destino tende ad impigliarsi e a strapparsi."